Lettera Pastorale del Cardinale Crescenzio Sepe per l’anno 2020/21

 

In allegato il testo integrale della LETTERA PASTORALE del Cardinale Sepe.
“Quest’anno sarà la volta dell’ultima di esse: “seppellire i morti”. Le prime sei opere sono suggerite dal Vangelo di Matteo, al capitolo 25, nella descrizione della grandiosa
scena del Giudizio Universale. La settima opera, non contenuta in quella pagina, è un atto della pietà cristiana, riconosciuto come l’ultimo gesto di rispetto e di amore verso
chi è giunto al suo decisivo traguardo. “Seppellire non porta beneficio diretto al defunto, ma esprime una carità che è pietà verso di lui e verso i suoi cari. Si tratta di un gesto
gratuito, forse “inutile” secondo le logiche dell’efficienza, ma prezioso perché carico d’amore” (Andate in città, 198).
Un’opera di misericordia che oggi è urgente riscoprire nel suo profondo significato”.
+ Crescenzio Cardinale Sepe

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