Il decalogo per le buone vacanze dell’anima

1. «Dio ti parla nella sua Parola: nei testi liturgici di ogni giorno, negli insegnamenti del Papa, nel tuo prossimo, nella bellezza del creato: ascolta! Soprattutto apriti interiormente alla Parola biblica. Liberati dal chiasso, dal frastuono di ambienti “parolai”, dove si covano storture vuotaggine e violenza ».

2. «Buona cosa è per te vivere in pienezza la giornata mettendo in pratica quanto la Parola di Dio ti ha detto».

3. «Casa del Signore è la tua persona, specialmente il cuore. Rientra spesso lì, per un contatto di fede viva col Signore ».

4. «Dedica ogni giorno un po’ di tempo a pause contemplative, che sono anche distensive».

5. «Esercita e coltiva la tua capacità di stupore e meraviglia, osservando quanto di vero di bello e di buono c’è intorno a te. Sia viva in te l’attitudine al “grazie”».

6. «Fa’ in modo che anzitutto quelli che vivono con te si percepiscano veramente amati da te».

7. «Godi di poter riposarti, arricchendoti spiritualmente e mai abdicando al tuo essere persona a immagine e somiglianza di Dio. Ricorda che la preghiera è anche un nobilissimo riposo dello spirito».

8. «Là dove sono espressioni autentiche di verità, bontà, bellezza, invita anche i tuoi amici a fare esperienze veramente umanizzanti, ispirate agli insegnamenti del Signore».

9. «Ti stia a cuore la gioia (anche se a volte faticosa) di conoscere sempre più in profondità cose antiche e nuove, a favore della tua crescita umano cristiana. Tieniti lontano dalle insulsaggini anche se spesso conclamate importanti dalla prepotenza pubblicitaria».

10. «Le vacanze sono un tempo dove l’esercizio del discernimento conduce lietamente a quelle scelte in sintonia con il progetto di Dio su ciascuno di noi: qualcosa di bello di nobile, di liberante. In sintonia con l’affettuoso illuminato magistero di papa Francesco».

FONTE: L’AVVENIRE

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